lunedì 1 febbraio 2010

I primi anni

I primi dieci anni della scuola Ratti sono stati irripetibili.
Sarà molto difficile che rinasca un industriale “mecenate”, disposto a rischiare il suo denaro e il suo tempo, non solo per creare dal nulla una scuola per giardinieri, ma per curarsi di giardini, lanciare mostre, tenere conferenze per la promozione e la difesa delle piante come Il cav. Giuseppe Ratti.
Ancora più difficile che al suo fianco, infaticabile in questa opera si trovasse una persona dal piglio professionale, dalla capacità e conoscenza come Silvina Donvito
Non basta ancora, il sindaco della città di Torino Amedeo Peyron era un appassionato delle piante e dei giardini. Ancora, il Direttore dei Giardini Bertolotti, che aveva la responsabilità della scuola, era un valente e appassionato tecnico.
In quegli anni è nata e ha prosperato la Scuola per Apprendisti Giardinieri Giuseppe Ratti.
Improvvisamente il Cav. Ratti (1965) ci lasciò. Immediatamente mancò la sua personalità, il carisma e anche la disponibilità che sosteneva e legava tutto e tutti. Anche le altre persone lentamente se ne andarono. Silvina rimase, per molti anni, ma a nessuno interessava più la scuola, non alla famiglia Ratti, neanche per il ricordo del loro caro. Non al Comune, che ne era alla fine il proprietario, Non ai direttori che seguirono Bertolotti, che avrebbero potuto presentare un progetto, coinvolgere politici, banche, università, camere di commercio, Associazioni, come ha saputo fare la scuola di Minoprio, nata molti anni dopo, diventata poi fondazione, oggi a livello universitario.
Silvina rimase, ma attorno a lei solo più disinteresse, irresponsabilità e con il suo carattere, serio e deciso trovò altre strade dove seppe distinguersi e da molti, tutti noi, è ricordata per le sue doti.
La scuola Ratti iniziò un lento declino, mentre altre scuole Come Minoprio crescevano, la Scuola di Monza nasceva, la nostra scivolava in un limbo sempre più grigio, fatto di disinteresse dei responsabili, di mediocrità degli insegnati. Il colpo di grazia avvenne con la cessione dei terreni del complesso “serre di Grugliasco”, sede della scuola e di un importante centro di produzione per le piante da impiegare nelle aiuole del Comune di Torino al comune di Grugliasco

1 commenti:

Unknown ha detto...

Peccato un vero peccato che una scuola così importante sia finita così io ho passato 4anni stupendi nella scuola mi ricordo con sentimento della professoressa Leotta di italiano il proff. Gullino di fitopatologia il proff.simone Mario grande umanità. Il proff di disegno tecnico che grande rispetto dava uomini e donne che non esistono più oggi mi piacerebbe rivedere la proff leotta