venerdì 5 febbraio 2010

La prima scuola per giardinieri

Storia e ricordi della scuola per giardinieri raccontata da Eugenio Calorio sul "CORRIERE" di Collegno e Grugliasco nell'anno 1989

LA PRIMA SCUOLA PER GIARDINIERI
Fondata dal cavaliere Ratti, diffuse la passione per le piante e diede una formazione professionale ai giovani.
Nata nel 1952, presente a Grugliasco per trentanni.
L'associazione orticola del Piemonte, su proposta del suo presidente, il cavaliere del lavoro Giuseppe Ratti, e con il contributo dell'amministrazione municipale della città di Torino, fondò il 31 ottobre 1952 una scuola per apprendisti giardinieri con sede presso le Serre di via Tiziano Lanza a Grugliasco. Questa iniziativa, negli anni della ripresa economica italiana, colmò una lacuna nell'ambito dell'istruzione professionale per giardinieri e fu unica sul territorio nazionale. La scuola si proponeva di avviare i giovani fra i 14 e 16 anni alla professione di giardinieri con un corso triennale seguito da un corso complementare di specializzazione di due anni.
Al termine del primo triennio il consiglio comunale di Torino deliberò, con voto unanime, di intestare la scuola al cavaliere Ratti, cui si doveva l'iniziativa, e, d'intesa con l'Associazione orticola piemontese, di passare la scuola stessa alle dirette dipendenze del municipio di Torino al fine di assicurarne una vita prospera e duratura, trasformandola quindi in una scuola municipale.
L'intesa con l'amministrazione comunale e la collaborazione, in particolare, con la direzione del Servizio giardini e alberate del Comune, era una condizione fondamentale per la realizzazione di questo progetto poiché non era possibile avviare dei giovani alla professione di giardiniere senza avere modo di svolgere le esercitazioni pratiche che sono alla base di questa attività. Gli allievi della scuola, infatti, coltivavano alle Serre fiori e piantine per le aiuole ornamentali di Torino, e, alla fine dei corsi, venivano assunti dal Comune stesso o trovavano facilmente lavoro presso aziende private.
La scuola iniziò con tredici allievi che via, via aumentavano e i locali dei vivai grugliaschesi non erano più sufficienti. Fu per questo motivo che il cavaliere Ratti fece costruire la nuova sede della scuola, che poi donò alla Città di Torino, e che venne inaugurata il 23 maggio 1959 alla presenza di un folto pubblico e di molte autorità cittadine con in testa l'allora sindaco torinese Amedeo Peyron:
La nuova sede occupava un'area di 425 mq. su un piano terreno rialzato e comprendeva una grande cucina, una sala di soggiorno, una sala di direzione, due aule, un refettorio, uno spogliatoio ed un locale per servizi igenici, il tutto eseguito accuratamente e arredato con sobria eleganza.
La cerimonia di inaugurazione della nuova sede cui partecipò, benedicendo, l'allora parroco di Grugliasco, don Giacomo Perino, è ricordata da Luisa Girardi, insegnante di lettere per nove anni della scuola stessa: " I discorsi pronunciati durante l'inaugurazione furono tesi a mettere in risalto sopratutto le tre personalità che più si erano adoperate per la realizzazione della scuola. Il Direttore della scuola stessa, Piero Bertolotti, che seppe coordinare con sapiente intuito e rara intelligenza il lavoro degli allievi e degli insegnanti comunicando loro la sua passione per la floricoltura; il commendatore Giuseppe Ratti, apprezzato da tutti per la sua innata generosità e lo sconfinato amore per le piante e per il vivo desiderio di dare ai giovani nuove prospettive di lavoro, e il sindaco Peyron che dal canto suo seppe adempiere i difficili compiti del suo incarico con integrità morale ed equilibrio. Mi piace ricordare, a maggior ragione in questi nostri tempi di degrado sociale e di compromessi, queste tre persone ed in particolare le parole che Peyron rivolse quel giorno a Ratti; "Io sono abituato a ricevere persone che vengono a chiedere sempre qualche cosa, ma è molto raro che vi siano persone come Lei che vengono sempre a offrire qualche cosa... e ciò che danno, danno con efficacia, con comprensione e sopratutto con spirito fecondo... e sono donazioni che in bene fruttificano per la nostra città."
Potevano iscriversi alla scuola apprendisti giardinieri i ragazzi che avessero compiuto 14 anni e non ancora superato i 16 e che fossero in possesso della licenza elementare o del diploma di avviamento professionale, o di scuola media inferiore. Le materie di insegnamento erano italiano, storia, geografia, disegno, aritmetica, e nello specifico agronomia, botanica, giardinaggio e fitopatologia l'ultimo anno.
In più venivano eseguite le esercitazioni pratiche relative alle culture in serra, in cassoni, in campi di coltivazioni; erano previste sette ore di scuola con inizio alle ore 8 del mattino, un intervallo per pasto (veniva distribuita gratuitamente una minestra calda) per 11 mesi all'anno.
Eugenio Calorio


1 commenti:

Il Menestrello Sognatore. R@F ha detto...

SE VUOI ESSERE FELICE TUTTA LA VITA..... DIVENTA GIARDINIERE!!!